La manutenzione del motore a GPL rappresenta il principale parametro di cui è necessario tener conto prima dell’acquisto di un auto per valutare l’effettivo risparmio a cui si può accedere optando per questo genere di soluzione piuttosto che per quelle più classiche come a benzina oppure diesel. Scopriamo, dunque, cosa si deve fare per mantenere in perfette condizioni un veicolo a GPL.

Manutenzione periodica

Come tutte le altre tipologie di auto anche quelle alimentate a GPL devono effettuare il tagliando. Si tratta di un intervento di manutenzione del motore a GPL da eseguire mediamente ogni 20.000 km. Rispetto al tagliando di auto a benzina prevede, ad esempio, un costo più alto di almeno di 50 euro. Il motivo di questo surplus economico è insito nelle caratteristiche di questo genere di motore in quanto va effettuata un’attenta opera di controllo anche di tutte le parti dell’impianto per escludere eventuali e nocive perdite. Inoltre, occorre verificare lo stato di degrado della valvole (si usurano con maggiore frequenza) e soprattutto sostituire alcuni filtri specifici che ovviamente non sono presenti su un classico motore a benzina.

La revisione obbligatoria

Come per le altre macchine, anche per questo genere di veicoli è obbligatorio per legge eseguire una manutenzione del motore a GPL e di tutte le altre parti. È opportuno sottolineare come in questo caso le auto a GPL non richiedano un esborso maggiore di denaro nonostante durante la revisione vengano eseguiti molti più controlli. Attualmente, la normativa in vigore prevede che la revisione delle auto alimentate a GPL debba essere eseguita la prima volta dopo 4 anni dalla data di immatricolazione e quindi ogni 2 anni. Insomma, per questo genere di intervento c’è un allineamento con le altre tipologie di alimentazione.

Il cambio del serbatoio

La manutenzione del motore a GPL inizia ad essere rilevante con il cambio del serbatoio. L’attuale normativa prevede per motivi di sicurezza, l’obbligo di effettuare questo intervento una volta che l’auto ha compiuto i 10 anni dalla data di immatricolazione per i veicoli usciti dalla casa madre con l’impianto già inserito mentre per quelli in cui sono stati installati in seguito il riferimento temporale è la data di collaudo. I costi sono decisamente importanti e mediamente oscillano intorno ai 500 euro anche se molto dipende dalla tipologia di auto e di impianto.

Il problema alla testata

Tuttavia la problematica peggiore che potrebbe manifestarsi per un’auto alimentata a GPL è certamente la revisione della testata. Le cause sono da ricercarsi nelle valvole. In particolare qualora si dovessero danneggiare senza che si effettuino gli opportuni interventi di riparazione o sostituzione, con il passare del tempo si arriverà ad una situazione di forte stress per tutto il motore della macchina richiedendo la revisione della testata. I costi possono superare i 1000 euro. Un’ottima contromisura per prevenire tutto questo viene offerta dal periodico controllo delle valvole.